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Pagine web, meglio povere ma veloci

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"Bella (e coraggiosa) la decisione di allestire un sito graphic-free a tutto vantaggio, fra l'altro, di chi ha modem 'a carbonella' e connessioni non fulminee". Così ci ha scritto Marco Bertoli commentando l'uscita del numero zero di WebTime. Lo citiamo non solo per le sue lodi ma anche perchè ci permette di introdurre un problema spinoso: meglio un sito povero di immagini e veloce oppure uno ricco e lento?

É una questione ampiamente dibattuta dagli autori di pagine web ma forse non altrettanto sentita dai committenti. Come dimostra, ad esempio, il "caso" 21Network, il nuovo sito web di Benetton. 21Network è stato molto criticato proprio per questo motivo: troppo bello dal punto di vista grafico ma anche troppo lento; in pratica lo possono apprezzare solo gli happy few con linea dedicata.

Alla recente conferenza annuale dell'AAN, l'Associazione degli editori Usa di settimanali alternativi, un'intera sessione è stata dedicata a questo tema: come disegnare pagine che appaiano velocemente sul monitor dell'utente.

Braxton Jarratt di New Times (la maggiore società Usa di riviste alternative) ha ribadito la necessità di porre limiti precisi alle dimensioni dei file. La home page del suo sito per il Phoenix New Time non può avere dimensioni maggiori di 50K, e non può essere collegata a più di dieci immagini separate. Le pagine interne sono soggette a vincoli ancora più stretti: un masssimo di 30K tra testo e immagini con collegamenti a non più di sei immagini separate.

Jarratt sostiene giustamente che finchè la bandwidth, cioè l'ampiezza di banda, non sarà ricca e abbondante per la maggioranza degli utenti di Internet (e ci vorrà probabilmente ancora un bel po' di tempo), la sua preservazione dovrà essere alla base del web design.

I mezzi "salvabanda" sono diversi: usare con molta parsimonia (o meglio evitare) le animazioni e i nuovi "giocattoli" come gli applet di Java e Shockwave; ridurre il più possibile le dimensioni di grafici e foto; ripetere le stesse immagini nelle pagine interne e così via.

Per saperne di più, basta fare una visita al sito della Bandwidth Conservation Society, una miniera di "tricks and tips" sui modi migliori per mettere il turbo alle pagine web.


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A cura di Claudio Cazzola - Agosto 1996 - http://www.geocities.com/Athens/4543/pagine.html

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