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1990-1995, sei anni di esperimenti a Torino
La Stampa dal fax a Internet

La Stampa è stato uno dei primi quotidiani italiani a sperimentare nuove forme di diffusione elettronica dell'informazione, sia online sia offline. La storia di questi primi esperimenti, sfociati nel 1995 nel lancio del sito web del quotidiano, è stata raccontata da Federico Reviglio, responsabile delle attività multimediali dell'Editrice La Stampa, in un convegno tenutosi a Parigi nel maggio del 1996 ("Du papier au on line", Institut for International Research). Pubblichiamo qui ampi stralci della relazione di Reviglio.

Le esperienze elettroniche della Stampa hanno ormai una lunga storia. A partire dal 1990 il giornale ha seguito tre cammini di ricerca: 1) come utilizzare l'elettronica per distribuire il giornale senza usare la carta; 2) come derivare dal giornale prodotti elettronici online o offline; 3) come realizzare prodotti giornalistici su misura per l'utilizzo elettronico.

1) Le esperienze di distribuzione elettronica del giornale hanno queste caratteristiche: il giornale è lo stesso che si stampa ma il lettore riceve bit piuttosto che carta; lo stesso lettore potrà stampare da sé le pagine (in certe soluzioni) oppure leggerle semplicemente sullo schermo (in altre soluzioni). Il mezzo di distribuzione è sempre il broadcast, via teletext o satellite. In questo modo è stata realizzata l'edizione parziale del giornale destinata ai ciechi: a partire dal 1990 i non vedenti possono ricevere i testi degli articoli e farseli leggere dal pc grazie a un sistema di sintesi vocale. È stato realizzato anche un prototipo di giornale da diffondere via teletext (chiamato Telestampa). Infine si è sperimentata la diffusione via satellite; il quotidiano viene ricevuto ancora via pc, ma in questo caso con la medesima forma grafica del giornale su carta, stampabile in formato ridotto (A3). In tutti questi casi l'elettronica è solo un mezzo: si usano i bit per superare i limiti fisici del giornale su carta.

2) La seconda linea di sperimentazione riguarda i prodotti elettronici derivati dal giornale: si utilizzano gli stessi testi degli articoli realizzati per l'edizione su carta, ma si lavora per renderli adatti a un uso diverso dalla lettura tradizionale. È il caso della banca dati del giornale, diffusa sulle maggiori reti di documentazione del mondo (Datastar, FT Profile, Nexis, Reuters), per i professionisti della documentzione. È anche il caso dei cd rom, che propongono annate integrali del giornale piuttosto che collezioni di sezioni o supplementi; collezioni tematiche di articoli sono state prodotte anche su floppy disc. In questi casi l'elettronica non è solo uno strumento: il computer permette operazioni che non sarebbero possibili con il giornale su carta. Si può cercare un articolo o legarlo ad altri testi simili; si può produrre in pochi secondi un dossier o ritrovare rapidamente tutto quanto è stato pubblicato su un dato argomento.

3) La terza linea di sperimentazione lavora su prodotti giornalistici concepiti espressamente per l'uso elettronico. L'esperienza più significativa è il Day-Fax, edizione sintetica del giornale (quattro pagine in formato A4) che, a partire dal 1991, offre riassunti degli articoli più importanti, scritti da giornalisti espressamente per questa edizione telematica. L'edizione fax è diffusa ovviamente via telefono (esclusivamente all'estero, in alberghi, centri turistici, navi), ma è disponibile anche nel sito web del giornale, in formato pdf. Nel caso del Day-Fax e dei servizi simili, l'elettronica è protagonista: i testi e in generale il servizio sono concepiti espressamente per il computer e non hanno alcuna vita "differente" al di fuori di quella elettronica.

Si può quindi affermare che La Stampa non ha affatto scoperto l'elettronica con Internet. Il giornale ha creato il suo sito web in seguito a un lungo lavoro durato anni, lavoro che ha esplorato le risorse elettroniche in tutte le direzioni. Il web ha rappresentato comunque un'esperienza diversa per La Stampa: tutto quello che avevamo appreso nei domini dell'elettronica legata al giornale non era affatto sufficiente per lavorare bene su Internet: il web ci ha costretti a ricominciare da capo.

La Stampa ha registrato il suo indirizzo online (www.lastampa.it) nell'aprile del 1995; a quell'epoca è il primo giornale italiano con un proprio dominio Internet. In via sperimentale il sito ospita due servizi: i testi in html del supplemento scientifico Tuttoscienze e la versione in formato pdf di Day-Fax. In queata prima fase il lavoro è soprattutto tecnico: bisogna imparare a produrre i file html a partire dai file forniti dal sistema editoriale del giornale. Durante l'estate, al lavoro dei tecnici si aggiungono le riflessioni editoriali e di marketing: le prime per eleborare il progetto di un vero servizio web d'informazione; le seconde per individuare a quale pubblico rivolgersi.

Nel mese di ottobre le prime linee strategiche sono pronte.

l sito web sarà sperimentale; in questa fase non avrà un budget proprio nè risorse umane dedicate, soprattutto per quanto riguarda la redazione; il servizio dovrà in ogni caso essere finanziato con fondi propri; lo scopo di questa sperimentazione è verificare se è possibile realizzare un vero prodotto, con una sua vita dal punto di vista di vista del business.

Il sito web non sarà una forma di promozione del giornale, dovrà essere una vera e propria edizione, che cammina - anche dal punto di vista economico - sulle proprie gambe.

Si lavorerà in collaborazione con una società informatica (la Its, anch'essa del gruppo Fiat, come La Stampa); questa avrà la responsabilità del server, dello sviluppo informatico, delle connessioni; si utilizzerà l'html dovunque possibile (i file pdf saranno limitati al solo Day-Fax), cercando sempre di mantenere almeno una gerarchia essenziale nelle informazioni. Le soluzioni automatiche di inserimento dei testi saranno preferite all'intervento umano

Il sito sarà caratterizzato soprattuto dalla sua velocità e semplicità: messa in rete prima della stampa del giornale, accesso rapido (pochi grafismi, niente immagini), navigazione semplice (percorsi chiari, nessun link inutile).

Per quanto riguarda i servizi giornalistici, il budget limitato obbliga in gran parte a riproporre sul web i testi concepiti per l'edizione su carta; ci saranno quattro servizi giornalistici con i testi completi: l'edizione integrale del giorno, il day-fax, il supplemento scientifico, la rivista di cinema. Sul web si svilupperanno servizi originali soprattutto per l'accoglienza dei visitatori e per il catalogo dei prodotti editoriali diversi dal giornale.

Altri servizi speciali potranno essere proposti sia tramite selezioni d'archivio, sia grazie all'intervento di partner per la fornitura di contenuti.
I primi destinatari del servizio saranno fuori dall'Italia: soprattutto italiani che che sono all'estero per lavoro oppure cittadini di altri paesi che hanno un'origine italiana, che conoscono dunque la lingua e desiderano essere aggiornati su quanto succede in Italia.

Il sito web sarà indipendente anche per quanto riguarda la promozione, che sarà fatta solo fuori dall'Italia (qualche email per annunciare il servizio negli Stati Uniti e in Canada).

Il servizio sarà gratuito, ma per un periodo limitato; dopo diventerà a pagamento; a questo scopo sarà prevista una procedura di registrazione degli utenti web.

Queste linee strategiche sono state attuate a partire dal novembre 1995 nel nuovo sito web della Stampa.

Federico Reviglio, 28 maggio 1996

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