IPSE.COM



Continua la crescita dei giornali online
ma nell'ultimo biennio molti hanno chiuso

L'età dell'oro di Internet è finita con lo sboom della new economy, ma i siti italiani di informazione continuano a crescere. Secondo l'ultima rilevazione dell'Osservatorio informazione online di Ipse.com (www.ipse.com), al 31 dicembre 2003 le testate solo online (in gergo webzine) erano 1.382, il 21% in più rispetto a due anni fa. Il ritmo di crescita si è però notevolmente rallentato: nel biennio 2000-2001 l'aumento era stato infatti del 177%.

Lo scenario dell'informazione online nell'ultimo bienno è cambiato soprattutto per effetto di un intenso turnover di siti. Il saldo positivo (241 webzine in più nel 2003 rispetto al 2001) è infatti il risultato della nascita di oltre 500 nuove testate e della contemporanea chiusura di altre 300. Il totale comprende 85 siti ancora presenti sul web ma non più aggiornati (circa il 6%), il che rappresenta in genere l'anticamera della chiusura.


La crescita delle webzine
dal 1997 al 2003
GRAFICO WEBZINE 1997-2003

Nel totale delle testate solo online non sono compresi i canali d'informazione dei portali generalisti (Virgilio, Libero, Kataweb, eccetera), anche se alcuni di essi sono nati proprio dalla trasformazione di precedenti webzine: vedi ad esempio il canale cinema di superEva, erede della rivista online HalCinema. Esclusi dal conteggio anche i portali specializzati, molti dei quali propongono notizie e articoli (oltre a guide e directory), e i portali locali, che spesso ospitano notiziari realizzati da redazioni giornalistiche: è il caso ad esempio di Vivacity, il network di portali locali del gruppo Unicredit, di cui è stata recentemente annunciata la ristrutturazione.

Un capitolo a parte è quello dei weblog. Negli ultimi mesi i "diari online" hanno registrato una crescita tumultuosa: Splinder, la maggiore piattaforma italiana di blogging, dichiara di aver superato i 36mila blog. A cui vanno aggiunti quelli presenti nelle altre piattaforme: Clarence, Tiscali, Excite, Il Cannocchiale, eccetera. Molti sono però blog solo virtuali, inaugurati e subito abbandonati, oppure aggiornati per qualche settimana e poi lasciati al loro destino. Ci sono però anche weblog di notovole interesse dal punto di vista dell'informazione, siti molto letti e al centro di un animato scambio di citazioni e commenti. Alcuni sono elencati su Ipse.com (vedi alla pagina Blog), ma non sono comunque compresi nella rilevazione sulle testate online.

Si potrebbe pensare che la moria di giornali e riviste online registrata nell'ultimo biennio abbia interessato, come i blog, soprattutto i siti più amatoriali e meno professionali. Questo è vero solo in parte. Ci sono infatti diversi esempi di webzine molto longeve anche se realizzate grazie al lavoro volontario di pochi appassionati. Al contrario, iniziative lanciate da importanti gruppi editoriali e finanziari nel periodo del boom di Internet sono durate a volte solo pochi mesi. La causa è soprattutto il mancato decollo della pubblicità online, principale fonte di business dei siti d'informazione (quelli su abbonamento sono una minoranza: vedi l'indagine di Fogli di stile).

Tra le vittime illustri della crisi si possono citare Cnn Italia, nato da una partnership tra l'americana Cnn e Kataweb, l'Internet company del Gruppo Espresso (poi sostituita da Radiocor del Sole 24 Ore); Italia-iNvest, il sito di informazione finanziaria fondato da Marcella Gabbiano; I-am.it, la rivista-portale di Banca 121; Mondodonna, l'hub femminile di Mondadori.com; StilNuovo e YesMilano, i magazine del Nuovo, il giornale online fondato da e.Biscom e poi ceduto ad Hdc, che in dicembre ha sospeso e poi ripreso le pubblichazioni.

D'altro canto le centinaia di nuovi siti realizzati nell'ultimo biennio confermano l'importanza della rete come strumento di comunicazione e di informazione non solo per le aziende ma anche per associazioni, gruppi, organizzazioni, oltre che ovviamente per i singoli cittadini. Un mezzo a cui gli editori potranno guardare con più fiducia quando il mercato della pubblicità online riprenderà a tirare.


Le webzine nel 2003 suddivise per argomento
GRAFICO WEBZINE 2003

Secondo le rilevazioni di Ipse.com, le testate online più numerose sono quelle di cronaca locale: 174 (a cui si aggiungono diverse centinaia di portali locali, all'insegna del motto un sito per ogni campanile). Al secondo posto, quanto a numerosità, le webzine culturali (159), seguite da quelle di attualità (150), spettacolo (136), economia e finanza (122) e satira e fumetti (114).

All'estremo opposto, le meno numerose risultano le testate sul tempo libero (36) e la società (categoria composita che comprende 38 siti su giovani, anziani, minoranze, eccetera). Relativamente poco numerose anche le webzine di turismo (39) e sui videogiochi (42). In mezzo stanno le testate scientifiche e mediche (55), femminili (64), sull'arte (68), sui computer e Internet (96) e sportive (98).


La crescita delle webzine dal 2001 al 2003
GRAFICO CRESCITA WEBZINE 2003-2001

Nell'ultimo biennio le testate online che sono aumentate di più in valore assoluto sono quelle di cronaca locale (+83), seguite da quelle di attualità (+41), fumetti e satira (+36, grazie soprattutto ai molti nuovi siti ispirati a Berlusconi) e arte (+35). In percentuale, invece, la crescita maggiore l'hanno registrata le webzine di turismo (+144%), arte (+106%) e cronaca locale (+91%).


Torna all'inizio